Per la prima volta da molto tempo, gli italiani appaiono più fiduciosi che "un futuro migliore è possibile" e che "un inizio di ripresa potrà esserci". Ma per cogliere questa finestra di opportunità "occorrono investimenti", in primo luogo in istruzione e sanità. A fronte dei vincoli comunitari di bilancio che legano il paese, tuttavia, il veicolo del futuro potrebbero essere i 'social bond, ossia le obbligazioni sociali garantite da banche private.
Uno strumento, questo, al quale gli italiani sembrano affacciarsi con un buon approccio: oggi infatti ci sono ben 10 milioni di famiglie potenzialmente interessate, con un importo complessivo che potrebbe essere raccolto mediante questa iniziativa pari a 45 miliardi di euro.
Sono questi i principali dettagli emersi oggi da un sondaggio dell'Istituto Piepoli presentato nel corso di un convegno all'Enel in collaborazione con il Censis su 'Quali orizzonti economici per l'Italia?'. Dopo lunghi periodi in cui il sondaggio settimanale ha misurato il pessimismo economico italiano, "proprio in questi giorni stiamo registrando un 'cambiamento di direzione' - ha spiegato Nicola Piepoli -. Per la prima volta da molto tempo gli italiani tornano a essere in maggioranza positivi sul futuro a breve della propria economia familiare". Il 71% degli intervistati ritiene infatti che, per l'economia familiare, il 2015 sarà migliore del 2014.
L'importante è puntare ora sugli investimenti e se questi "fossero fatti da privati e da banche private nulla osterebbe alla loro attuazione". Secondo il sondaggio Piepoli, alla domanda se gli italiani sarebbero disposti a aderire a grandi investimenti per rendere più moderni, sicuri ed efficienti ospedali, scuole e infrastrutture finanziandole con un prestito nazionale aperto a tutti i cittadini, con la durata di due anni e un tasso di interesse di 1 o 2 punti superiore ai Bot, il 42% ha risposto di sì.
Un tipo di investimento, questo, particolarmente auspicato dal sindaco di Catania e presidente dell'Anci Enzo Bianco. In un videomessaggio inviato durante un panel di discussione moderato dal direttore dell'Ansa Luigi Contu, Bianco ha spiegato che si tratta di uno strumento "che interessa tutti i Comuni e che potrebbe essere anche un volano per il rilancio dell'economia del paese". A parlare di questo tipo di investimenti è poi intervenuto Marco Morganti, ad di Banca Prossima, istituto pioniere in Italia di finanziamenti per il sociale. Morganti ha illustrato in particolare la cosiddetta 'finanza d'impatto', basata su tre punti cardine: nessun rischio per i cittadini, attivazione dell'economia sociale e della occupazione, rendimenti paragonabili a quelli dei titoli di stato.
Idee e spunti su soluzioni future sono stati poi illustrati dal presidente dei giovani di Confindustria Marco Gay, dal direttore dell'Agenzia nazionale giovani Giacomo d'Arrigo e confermate dal presidente dell'Istituto Piepoli Roberto Baldassarri. "In questo momento - ha osservato tra l'altro Piepoli - gli italiani cominciano ad apprezzare le nuove forme di non possesso e di sharing come sinonimi di libertà anche su beni come la macchina, che storicamente erano rappresentativi di uno status sociale".
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