Seduta debole per Piazza Affari cosi come il resto delle Borse europee poco influenzate dell'ampio calo di Atene (-3,37%) in scia all'indomani della decisione della Bce di bloccare i rifinanziamenti ordinari alle banche greche. Il Ftse Mib cede lo 0,59% a 20.819 punti mentre lo spread tra btp e bund si muove in area 117 punti. Maglia nera è Telecom (-3,54%) all'indomani della decisione di Fossati di diluirsi sotto il 2% e nel giorno del cda con una nuova analisi informale dell'avanzamento del piano che sarà approvato nella riunione del board del 19 febbraio. Male Enel (-3,62%) con i dati preliminari e con l'indiscrezione di un'accelerazione sul collocamento di un 5-6% sul mercato. Giù anche Enel Gp (-2,9%) all'indomani dei conti preliminari. Sul fronte opposto in evidenza Saipem (+2,28%), Tenaris (+1,91%) ed Eni (+1,69%) con il petrolio che rivede la soglia dei 50 dollari al barile. Acquisti poi su Finmeccanica (+1,67%) che oltrepassa la soglia dei 10 euro ed è sui massimi da quasi 5 anni. Tra gli altri deboli le banche con Mediobanca che cede il 2,29%, Mps l'1,57%, Intesa Sanpaolo l'1,61%. Deboli le popolari, all'indomani dell'apertura da parte di Assopopolari ad un confronto con il Governo. Bper segna un -0,15%, Bpm un -0,20%, Banco Popolare un -0,32%. Corre invece, fuori dal paniere principale, Banca Popolare Etruria e del Lazio (+3,85%).
Spread Btp chiude stabile a 117 punti base - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude la seduta stabile a 117 punti base, col tasso sul titolo a 10 anni all'1,53%. Il differenziale della Grecia segna 902 punti base col rendimento dei titoli ellenici al 9,38%.
Atene chiude a -3,37% in scia mossa Bce - La Borsa di Atene chiude in deciso calo all'indomani della decisione della Bce di bloccare i rifinanziamenti ordinari alle banche greche. L'indice Ase ha perso il 3,37% dopo essere crollato in apertura a -9%. Giù i bancari con Piraeus Bank che cede il 14,9%, Attica Bank il 12,9% e National Bank of Greece il 12,3 per cento.
Asia debole con calo greggio, Tokyo -0,98% - Seduta difficile per le Borse di Asia e Pacifico, che hanno scontato oggi il calo del greggio a seguito dell'aumento delle scorte Usa. Deboli Tokyo (-0,98%), Shanghai (-1,18%) e Seul (-0,51%). In controtendenza Sidney (+0,58%), favorita dal prezzo del rame, ed Hong Kong (+0,13%), ancora in fase di contrattazioni. La crisi greca e l'attesa per dati macro e per il bollettino della Bce spinge al ribasso i futures sull'Europa e su Wall Street, in vista anche dei sussidi di disoccupazione Usa.
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