L'ok definitivo ai primi decreti del jobs act (che dovrebbe cambiare poco e soprattutto confermare le norme sui licenziamenti collettivi), quelli sul nuovo contratto a tutele crescenti e sugli ammortizzatori. E poi il Ddl concorrenza con nuove liberalizzazioni, che interesseranno librai e notai. Ancora un rinvio, invece, per il pacchetto di misure fiscali che il ministero dell'economia aveva già preparato: saltano le norme importantissime sul nuovo catasto, ma anche quelle che fissavano il calendario per arrivare alle fatture elettroniche che pongono le basi per il superamento dello scontrino fiscale come lo conosciamo oggi. Ma il carnet sul tavolo del consiglio dei ministri di oggi rimane ancora ricco.
CAPITOLO JOBS ACT
Circa 200.000 persone passeranno presto da contratti di collaborazione a un contratto di lavoro stabile, ha detto il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri.
"Oggi è un giorno atteso da molti anni per una parte degli italiani, ma soprattutto atteso da un'intera generazione che ha visto la politica fare la guerra ai precari ma non al precariato. Noi rottamiamo un certo modello di diritto del lavoro e l'art. 18, i cococo ed i cocopro" ha aggiunto il premier.
L'abolizione dei contratti a progetto e dell'associazione in partecipazione e la rimodulazione delle altre tipologie contrattuali dovrebbero andare in vigore dal 2016. Per quest'anno - si apprende - sarà ancora possibile stipulare questi contratti mentre anche dopo il 2016 sarà possibile stipulare co.co.pro con accordi sindacali.
"Il Governo ritiene che ci sia equilibrio nelle norme del decreto attuativo del Jobs act sul contratto a tutele crescenti e su quello che riguarda la Naspi e per questo ha deciso di non cambiarle" ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti spiegando il mantenimento nel provvedimento delle norme sui licenziamenti collettivi.
"Abbiamo introdotto il contratto di ricollocazione: un voucher con quale ci si rivolge all'agenzia per trovare un nuovo posto di lavoro" ha continuato il ministro del Lavoro al termine del Cdm.
"In caso di gravi patologia, in aggiunta a quelle oncologiche già previste, si potrà trasformare il lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale. Basta quindi con 'o stai a lavorare o vai a casa'" ha detto sempre Poletti.
"I contratti a termine e il lavoro a chiamata non cambiano" ha sottolineato Poletti aggiungendo che anche per le somministrazione di lavoro resteranno in sostanza le norme attuali. ''Non siamo stati cosi bravi - ha spiegato sul lavoro a chiamata - da trovare una soluzione alternativa''. Vengono eliminati il lavoro ripartito e le associazioni in partecipazione.
"Abbiamo messo mano al lavoro accessorio, i voucher, portando da 5.000 a 7.000 euro la quantità percettibile dal lavoratore e vietato l'uso dei voucher negli appalti" ha anche detto Poletti.
"Oggi è il giorno atteso da anni", twitta il premier Matteo Renzi.
Oggi è il giorno atteso da anni. Il #JobsAct rottama i cococo cocopro vari e scrosta le rendite di posizione dei soliti noti #lavoltabuona
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 20 Febbraio 2015
DDL CONCORRENZA
Via mercato tutelato energia, da 2018 - Il superamento del mercato di maggior tutela per l'energia ci sarà ma dal 2018. E' quanto si apprende da fonti ministeriali rispetto al Ddl Concorrenza sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Lorenzin, farmaci fascia C solo in farmacia - "Passa la linea del Ministro @bealorenzin: farmaci di fascia C venduti solo in farmacia, colonna del Sistema Salute". Così su Twitter l'ufficio stampa del ministro della Salute mentre è ancora in corso il consiglio dei ministri che sta esaminando il ddl concorrenza.
Lupi, stralciate tutte norme su porti - Su richiesta del ministro delle infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, il Consiglio dei ministri ha stralciato dal disegno di legge sul mercato e la concorrenza tutte le norme attinenti al settore della portualità. Lo si legge in una nota del Ministero, precisando che della materia si occuperà la riforma della portualità.
Renzi, ddl concorrenza è sforbiciata rendite posizione - "Più che liberalizzazioni io direi Italia Semplice, tutela dei consumatori, è il tentativo di attaccare alcune rendite di posizione ed una sforbiciata sia perché riduciamo il gap tra chi gode di rendite e chi no e tentiamo di eliminare qualcosa di troppo". Così il premier Matteo Renzi.
Renzi, in Parlamento sfideremo lobby - Il ddl concorrenza "incontrerà in Parlamento le resistenze delle lobby e noi le sfideremo. Stavo per dire le montagne russe ma non lo dirò mai". Così Matteo Renzi dopo l'ok in consiglio dei ministri al disegno di legge sulle liberalizzazioni.
Guidi, fino a 2,6 punti in più Pil - Il Ddl concorrenza punta a "far calare le tariffe o diminuire i prezzi e aprire pezzi di mercato oggi non tanto accessibili per nuove iniziative imprenditoriali". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Federica Guidi, spiegando che "come ha detto l'Ocse "potrebbe portare ad un aumento del Pil fino a 2,6 punti in 5 anni".
Ddl concorrenza: Guidi, arrivano sconti per Rc auto - COn il ddl concorrenza arriva un pacchetto di misure per la comparabilità delle offerte sull'Rc Auto con "l'obbligo da parte delle assicurazione a praticare forti sconti" se il cliente accetta alcune misure, come l'istallazione della scatola nera o il controllo preventivo dei veicoli. Così il ministro dello Sviluppo Federica Guidi.
Energia: Guidi, addio regime maggior tutela da 2018 - Il decreto sulla concorrenza prevede l'abolizione del regime di maggior tutela su energia e gas dal 2018. Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. ''Abbiamo previsto tre anni di tempo - ha detto - perche riteniamo che per arrivare a una modifica di grande portata come questa ci voglia un percorso che accompagni questa rivoluzione.
Guidi, stop notaio per compravendite sotto 100mila euro - Non servirà più andare dal notaio, ma si potrà andare anche dall'avvocato per "transizioni su immobili non ad uso abitativo sotto i 100mila euro". Così il ministro Federica Guidi dopo il Cdm. Tra le "semplificazioni" del ddl concorrenza anche lo stop all'obbligo dell'atto notarile per la costituzione di Srl semplificate
Intanto non si fermano le critiche dei sindacati. "Sul tema del lavoro il Governo va nella direzione sbagliata", ha detto il segretario generale, Susanna Camusso. "Il mantenimento delle norme sui licenziamenti collettivi è un grave errore del governo", ha detto in una nota il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni.
Polemica la leader della Cgil Susanna Camusso che attacca: "Il governo va nella direzione sbagliata".
Eccolo le misure in programma
- DA MARZO CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI: Arriva il via libera definitivo al nuovo contratto a tutele crescenti, che scatterà dal primo marzo. Per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato si limita la possibilità del reintegro del lavoratore, prevedendo invece indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio. Il reintegro sarà possibile solo in caso di licenziamento discriminatorio o per licenziamento disciplinare per il quale venga provata l'insussistenza del fatto materiale contestato.
- JOBS ACT: ADDIO A CONTRATTI CO.CO.PRO.: Il cdm, in prima lettura, esaminerà anche lo schema di decreto delegato per attuare le nuove tipologie contrattuali. E' prevista in questo contesto l'eliminazione delle collaborazioni a progetto con il divieto di nuovi contratti di questo tipo. Viene cancellato anche il contratto di associazione in partecipazione, utilizzato soprattutto nel settore commerciale.
- ARRIVA LA NUOVA ASPI E DIS-COLL: E' previsto l'ok definitivo anche per i nuovi ammortizzatori sociali. Il primo e' la Dis-Coll, cioè l'indennità di disoccupazione per i collaboratori che hanno almeno 3 mesi di versamenti contributi e avrà una durata pari alla metà dei mesi di versamento e potrà arrivare ad un massimo di sei mesi. L'altra novità è la Naspi, che scatta da maggio e che, rispetto alla Aspi durerà più a lungo. Il sussidio sarà pari alla metà dei periodi contributivi degli ultimi 4 anni, in pratica potrà arrivare al massimo a 24 mesi.
- DDL CONCORRENZA: E' un provvedimento con il quale il governo punta a realizzare alcune liberalizzazioni. Di certo arrivano norme per limitare il ricorso ai contratti dal notaio, ad esempio per le compravendite di piccoli immobili (ad es. i box auto). Novità anche sui capitoli dell'energia, dei trasporti e della sanità. Due i nodi ancora da scogliere: riguardano una maggiore liberalizzazione della vendita dei farmaci e la riorganizzazione dei porti.
- FISCO, LE NORME RINVIATE: Il governo aveva predisposto i testi per attuare alcuni importanti capitoli della delega fiscale. Quello di maggior impatto sui contribuenti riguardava il nuovo catasto, con una rivoluzione della classificazione degli immobili, un aggiornamento dei valori a quelli di mercato e la promessa di una invarianza di gettito per i contribuenti. Ma attese erano anche le norme per la Cooperative Compliance, per dare certezza alle grandi imprese, e quelle sulla fiscalità nazionale, per bloccare le multinazionali che giocano su più Paesi spostando in modo fittizio i profitti e pagare meno tasse. Erano in rampa di lancio anche le norme sulla fatturazione elettronica, che dal 2017 avrebbero semplificato gli adempimenti per commercianti, artigiani e grande distribuzione, portando progressivamente ad un superamento dello scontrino.
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