Sergio Marchionne non demorde. E continua a 'corteggiare' General Motors. Questa volta con l''aiuto' degli hedge fund, con i quali avrebbe avviato contatti per spingere la piu' grande delle sorelle di Detroit a una fusione. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, sottolineando che l'approccio piu' 'aggressivo' di Marchionne sarebbe legato al successo ottenuto da un gruppo di hedge fund in casa Gm.
Alcuni mesi fa un gruppo di investitori attivi, guidati dall'ex manager di hedge fund Harry Wilson, ha chiesto all'amministratore delegato di Gm, Mary Barra, di accordare un piano di buy back da 8 miliardi di dollari. Gm, che aveva gia' annunciato un costoso piano di dividendi, ha accordato il riacquisto di 5 miliardi di dollari di azioni proprie, risparmiando a Barra ulteriori problemi nel consiglio di amministrazione. ''Marchionne ha visto nel successo del gruppo di hedge fund guidati a Wilson un motivo per considerare un approccio piu' aggressivo nei confronti di Gm. La volonta' di Barra a lavorare con gli investitori attivi suggerisce che un altro investitore potrebbe indurre Gm al tavolo delle negoziazioni'', si legge sul Wsj.
Marchionne spinge da mesi per un consolidamento dell'industria automobilistica. E non ha nascosto di parlare con tutti. ''I contatti con le altre aziende dell'auto sono continui. Parliamo con tutti'' ha detto nei giorni scorsi Marchionne, che a meta' marzo - secondo il New York Times - ha scritto a Barra una email per invitarla a discutere una possibile fusione. L'invito sarebbe stato accolto con freddezza da Barra e dal consiglio di amministrazione.
La 'storia' fra Fiat e Gm e' una storia lunga. E proprio con Marchionne si e' sciolta. L'attuale numero uno e' infatti l'architetto dello scioglimento dell'opzione put con Gm, quando contro le attese aveva convinto Gm a pagare 2 miliardi di dollari per discticarsi dai suoi obblighi nei confronti di Fiat.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA