Nel primo trimestre il tasso di investimento delle famiglie consumatrici (definito dal rapporto tra investimenti fissi lordi, che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e reddito disponibile lordo) è stato pari al 6%, risultando stabile in termini congiunturali e in diminuzione di 0,1 punti su base annua. Quanto alla quota di profitto delle società non finanziarie, è stata pari al 40,2%, restando stabile sul trimestre precedente.
Il potere di acquisto delle famiglie, ovvero il loro reddito reale, nel primo trimestre del 2015 è aumentato dello 0,6% sul trimestre precedente e dello 0,8% su base annua. Lo rileva l'Istat. Nel primo trimestre il tasso di investimento delle famiglie consumatrici (definito dal rapporto tra investimenti fissi lordi, che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e reddito disponibile lordo) è stato pari al 6%, risultando stabile in termini congiunturali e in diminuzione di 0,1 punti su base annua. Quanto alla quota di profitto delle società non finanziarie, è stata pari al 40,2%, restando stabile sul trimestre precedente.
Il reddito disponibile, in valori correnti, delle famiglie aumenta dello 0,4% nel primo trimestre del 2015 rispetto al precedente e dello 0,6% su base annua.
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