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Salva-banche, Bankitalia: 'Ue bloccò intervento fondo tutela'

Salva-banche, Bankitalia: 'Ue bloccò intervento fondo tutela'

Barbagallo, preclusione manifestata da Commissione Ue

ROMA, 09 dicembre 2015, 21:45

Redazione ANSA

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Abi: i crediti deteriorati - RIPRODUZIONE RISERVATA

Abi: i crediti deteriorati - RIPRODUZIONE RISERVATA
Abi: i crediti deteriorati - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi nel salvataggio delle 4 banche in crisi "non è stato possibile per la preclusione manifestata da uffici della Commissione Europea, da noi non condivisa". Così il capo della Vigilanza di Bankitalia, Carmelo Barbagallo, in un'audizione alla Camera. "L'intervento del Fondo, insieme alle risorse di altre banche - ha sottolineato Barbagallo - avrebbe consentito di porre i presupposti per il superamento delle crisi senza alcun sacrificio per i creditori delle quattro banche", ma "ciò non è stato possibile". "Data l'impossibilità di ricorrere a questo usuale meccanismo di salvataggio - ha aggiunto il capo della Vigilanza di Bankitalia - a fronte del rapido degenerare delle situazioni aziendali l'unita' di risoluzione della banca d'Italia ha attivato, in tempi assai contenuti, i poteri introdotti dal nuovo quadro normativo europeo in materia di gestione delle crisi".

Per l'Ue c'erano tre possibili strade per salvare le 4 banche italiane: una con fondi privati, una usando il fondo di tutela dei depositi, che comunque avrebbe fatto scattare la risoluzione e le perdite per gli obbligazionisti subordinati, la terza (poi percorsa) usando il fondo salva-banche. Lo si legge in un documento Ue visto dall'ANSA. "La decisione di far scattare la risoluzione delle 4 banche usando il fondo nazionale di risoluzione è stata presa dalle autorità italiane. Se vengono usati fondi di Stato per sostenere le banche, indipendentemente da dove essi provengano, si applicano le norme Ue compresa la 'condivisione degli oneri'". Così un portavoce Ue.

Compensi per 2,4 mln, a Nicastro 400.000 euro - I vertici delle nuove Banca Marche, Etruria, Carife e Carichieti costano 2,4 milioni di euro. Ammontano infatti in media a 600.000 euro - da quanto si apprende - i compensi di un anno per i Cda e i collegi sindacali dei 4 istituti salvati dal decreto del governo. Nella somma è compreso lo 'stipendio' da 400.000 euro complessivi del presidente Roberto Nicastro.

Fondo Tutela depositi sarebbe potuto intervenire - La nostra interpretazione è che il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi "sarebbe potuto intervenire, non ravvisavamo gli estremi degli aiuti di stato". Lo ha detto il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini in un'audizione alla commissione Finanze della Camera rispondendo a una domanda se a suo parere ci fosse stata un'alternativa alla risoluzione delle quattro banche di in crisi. "A noi risulta che il Fondo aveva avviato una riflessione per un intervento per risolvere la situazione delle quattro banche in amministrazione straordinaria. L'azione dell'Abi è stata quella di aiutare il Fondo a costruire il quadro giuridico e l'interpretazione delle norme europee per consentire l'intervento. La nostra lettura del quadro normativo europeo è che è espressamente prevista la possibilità che i sistemi di garanzia dei depositi svolgano interventi preventivi volti a trovare delle soluzioni per le banche in crisi

Salvini, Bankitalia che fa? Visco paghi di tasca sua - "Che cacchio fanno tutto il giorno quelli della Banca d'Italia? Il governatore Visco dovrebbe pagare di tasca sua". Lo afferma il leader della Lega Nord Matteo Salvini, a 'L'aria che tira' su La7, sulla mancanza dei controlli bancari all'indomani del crac delle popolari e del decreto salva-banche, che non ha salvato gli azionisti.

'Vittime salve-banche', 10 domande a Bankitalia  - Il comitato "Vittime del Salva-Banche" hanno redatto 10 domande da porre a Bankitalia sulle questioni che hanno determinato la sorte dei propri risparmi. Fra queste, i risparmiatori chiedono alla Banca centrale se azzerare le obbligazioni LT2 old style vendute allo sportello in base a un contratto stipulato moti anni prima del "Bail-in" e della direttiva Brrd non significhi "non rispettare il contratto". Perché, chiedono anche i risparmiatori, nell'azzeramento sono stati parificati il livello di subordinazione delle obbligazioni piazzate ai risparmiatori, a strumenti ben più rischiosi?. Ma l'interrogativo riguarda anche il motivo per cui è stato imposto il coinvolgimento degli azionisti/obbligazionisti nonostante il salvataggio effettuato con fondi volontari di natura privata.

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