"Non c'e' rischio sistemico, le banche italiane sono molto più solide" di tante banche europee e "non cambierei il sistema bancario con quello tedesco nemmeno sotto pagamento". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, durante la conferenza stampa di fine anno. Rispondendo ad una domanda sulla possibilità di quantificare i crediti deteriorati, il presidente del Consiglio si è limitato a ribadire che "non c'e' rischio sistemico" e poi ha aggiunto: "Se ci sono questioni aperte le affronteremo senza chiedere alcuna deroga" all'Unione europea. "Chi ha subito danni o è stato truffato", e non sono "moltissime", deve sapere che lo Stato è dalla sua parte e noi faremo di tutto perché possa avere" indietro quello che ha perso. Il premier ha poi aggiunto di non voler chiedere "deroghe" a Bruxelles sulle attuali regole.
"In Italia ci sono state troppe banche, anche di paese, e in un modello europeo le banche di paese ce la fanno meno. Se vogliamo dare una mano, bisogna avere coraggio di dire che c'è bisogno del decreto sulle banche popolari". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, difendendo il lavoro del governo alla conferenza stampa di fine anno. I critici di oggi che attaccano l'esecutivo sul caso banche, "dov'erano quando si è trasformato in legge decreto sulle popolari?", ha proseguito.
"Le regole che siamo in grado di giocare le giocheremo, compreso il ricorso alla Corte di Giustizia se riterremo che ci siano state violazioni delle condizioni di gioco" per le banche italiane.
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