Nel 2015 si sono registrate oltre 2,4 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e apprendisti) a fronte di 1.684.911 cessazioni (+764.000 posti stabili nell'anno). Lo si legge nell'Osservatorio sul precariato dell'Inps appena pubblicato che sottolinea come nell'intero 2014 il saldo dei posti stabili era stato negativo per 52.137 unità. Il dato risente degli sgravi previsti in legge di stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato e delle misure previste nel Jobs act.
Boom a dicembre per le assunzioni a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità per il 2015: nel mese, infatti, si legge nell'Osservatorio sul precariato Inps, le assunzioni con l'incentivo sono state 272.512, oltre il doppio di novembre. Nell'intero anno le assunzioni con gli sgravi sono state 1.442.725, superando le attese del Governo. Lo sgravio completo sui contributi Inps per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato e' triennale e ha un limite annuo di 8.060 euro.
Soddisfatto il premier, Mattero Renzi: "Stiamo rimettendo in moto il paese, non ci fermeremo con le riforme", assicura parlando al quartiere della Boca di Buenos Aires. Il premier ha glissato e non ha risposto direttamente ad una domanda sulle critiche arrivate oggi dal Financial Times. Ma ha ribadito che "stiamo cambiando il Paese, andremo avanti con le riforme nei prossimi due anni come abbiamo fatto nei due anni passati". "L'Italia sta tornando, saremo in grado di rimettere in moto il nostro Paese", ha poi aggiunto.
Il presidente del consiglio è intervenuto anche su Fb: "Per mesi - ha sottolineato - ci hanno detto che il Jobs Act era una prevaricazione, una violenza, un'imposizione. Oggi scopriamo che nel 2015 grazie al Jobs Act ci sono stati 764.000 contratti a tempo indeterminato in più (fonte INPS). Avanti tutta, con coraggio e determinazione".
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