La revisione delle misure di stimolo
da parte della Bce a marzo "deve essere vista nel contesto di un
aumento dei rischi al ribasso rispetto alle prospettive
precedenti". Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi,
in una lettera all'esponente del Parlamento Europeo Jonas
Fernandez, sottolineando come sul quadro generale incidano
"maggiori incertezze sulle prospettive di crescita delle
economie emergenti, la volatilità dei mercati finanziari e delle
materie prime e rischi geopolitici". Draghi spiega quindi che
"in questo scenario la dinamica dell'inflazione nell'Eurozona
continua ad essere più debole del previsto" e che in
preparazione dell'incontro di politica monetaria del 10 marzo si
sta lavorando "per garantire che tutte le condizioni tecniche
siano pronte così da poter attuare, se necessario, tutte le
opzioni di politica monetaria".
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