Sbloccare il mercato delle
sofferenze grazie a una sorta di 'patto marciano' ad hoc
banche-imprese, con paletti a tutela delle aziende sulla scia di
quelli introdotti per le famiglie con la direttiva mutui, che
permetta ai creditori di prendere possesso del bene posto a
garanzia in via stragiudiziale, tagliando così i tempi di
recupero in maniera significativa (si dice da 4 anni a meno di
uno). E' questa l'ipotesi al vaglio del governo che potrebbe
essere introdotta nel nuovo decreto banche in arrivo la prossima
settimana.
Il tema è molto delicato e al momento se ne starebbe ancora
discutendo tra Mef e ministero della Giustizia, insieme al
vaglio delle norme contenute nel ddl delega per la riforma
complessiva del diritto fallimentare da 'anticipare' via
decreto. In particolare, spiegano diverse fonti, si starebbe
valutando ancora la struttura della norma e, nel dettaglio,
l'eventuale introduzione di paletti a tutela del debitore in
modo che l'escussione del bene estingua il debito.
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