"A fine 2015 la stima di crescita
degli investimenti in costruzioni dovuta all'aumento delle
risorse, alla cancellazione del Patto di stabilitàinterno e
alla clausola europea per gli investimenti disposti dalla legge
di stabilita, erano alla base della previsione del primo segno
positivo nella produzione di calcestruzzo preconfezionato dopo
anni di crisi. Oggi questo risultato non sembra più
raggiungibile". Lo afferma l'Associazione tecnico economica di
calcestruzzo preconfezionato (Atecap), che per questo motivo ha
rivisto al ribasso le proprie previsioni per il 2016.
"I dati di produzione del primo semestre (-13,6%)
suggeriscono che le aspettative di ripresa dell'industria delle
costruzioni, e dunque del settore del calcestruzzo
preconfezionato, non hanno trovato conferma", afferma l'Atecap,
evidenziando che "il settore si avvia verso il decimo anno
consecutivo di contrazione dei volumi, prospettando un -9,5% per
il 2016 rispetto all'anno precedente".
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