Una tassa fissa a 100mila euro (e a 25mila euro per i familiari), agli stranieri che decidano di portare la residenza in Italia dopo aver vissuto all'estero (e pagato lì le tasse) per almeno 9 dei dieci anni precedenti. E' una delle novità della legge di Bilancio che presenta diverse misure per attirare risorse da oltreconfine.
L'agevolazione va richiesta all'Agenzia delle Entrate, che fa le dovute verifiche con il Paese di provenienza, e può essere utilizzata per 15 anni. E' inoltre previsto un 'visto investitori' che permetterà agli stranieri che portino almeno 1 milione di euro in Italia, e lo investano entro tre mesi dall'arrivo, di avere fin da subito un permesso di soggiorno biennale. Infine, gli incentivi per il 'rientro dei cervelli' (i ricercatori) diventano stabili e vengono estesi e rafforzati quelli per il rientro degli altri lavoratori, sia dipendenti sia autonomi (viene portato al 50%, dal 70%, il reddito su cui pagheranno le tasse).
Tra le altre novità la stabilizzazione degli incentivi per il 'rientro dei cervelli' (i ricercatori). Vengono estesi e rafforzati quelli per il rientro degli altri lavoratori, sia dipendenti sia autonomi. Nell'ultimo testo della manovra si porta infatti al 50% (dal 70%) il reddito su cui questi ultimi rientrati in Italia pagheranno le tasse. Si elimina invece la 'scadenza' dello sconto per i 'cervelli', che rimane al 90% del reddito. La misura, introdotta dal 2011, aveva una durata di ulteriori 7 anni che ora viene cancellata.
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