L'ondata protezionistica negli Usa e in India, l'aumento del debito in Brasile e in Messico, le tensioni valutarie in paesi come il Mozambico, l'Angola o Cuba e l'instabilità geopolitica. Sono questi i principali fattori di rischio globale secondo la mappa dei rischi 2017 di Sace-Gruppo Cdp. Dalla mappa emerge "un mondo diviso, caratterizzato da un forte ripensamento della globalizzazione e dal ritorno delle politiche protezioniste, oltre che da una crescente dicotomia tra mercati avanzati ed emergenti" ma, nonostante tutto, l'export non sembra "destinato a ridimensionarsi". Sace rileva che dal 2008 sono state adottate oltre 3.500 misure protezionistiche delle quali 1.084 negli Usa, in media una ogni 4 giorni. I rischi di credito aumentano in particolare in Medio Oriente e Nord Africa, America Latina e Africa Subsahariana, mentre migliora la rischiosità dei paesi avanzati e restano stabili la Comunità degli Stati Indipendenti e l'Asia a partire da Corea del Sud, Pakistan e Myanmar.
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