"Stiamo consolidando le nostre
operazioni all'estero: dobbiamo terminare l'intervento nel Regno
Unito, valutiamo con interesse operazioni future in Brasile e,
se le leggi lo permetteranno, in Iran. Albano Bragagni,
presidente di Tratos, racconta così i programmi dell'azienda dei
cavi di Pieve Santo Stefano (Arezzo), un gruppo da 140 milioni
di euro di fatturato e circa 350 addetti in tutto il mondo. "In
Iran - precisa - abbiamo ottime relazioni commerciali, e abbiamo
già fatto buoni lavori, però dobbiamo rispettare l'embargo
europeo". Se nel Regno Unito Tratos ha effettuato negli ultimi
anni importanti investimenti rivolgendosi a strutture inglesi,
nel 2016 il gruppo si è rivolto per la prima volta a Sace per la
garanzia su fidi con Banca Mps e Unicredit. Un affare da 6
milioni di euro complessivi, garantiti al 50% dalla società del
gruppo Cdp. I nuovi investimenti garantiti da Sace sono legati a
nuovi macchinari per produzioni e innovative, tra cui cavi
superconduttori e in fibra di carbonio.
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