Tenuta del governo, crescita, nodo banche. Ne ha parlato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan interevenuto oggi al 'Salone del Risparmio'.
Tenuta governo - "Non sono preoccupato, sono un tecnico, non mi preoccupo". Così il ministro dell'economia ha risposto a una domanda sulla 'solidità' del governo. "Le fonti di instabilità politica a livello globale si sono moltiplicate", ha aggiunto ricordando che agli ultimi incontri annuali del fondo monetario, "una intera sessione che coinvolgeva i ministri delle finanze e governatori delle banche centrali è stata dedicata alla politica internazionale più che alla finanza internazionale".
Inseguiamo crescita più solida e sostenibile - "Il paese si trova in una fase di transizione verso una crescita più solida, sostenibile e inclusiva, la stiamo inseguendo: è necessario rafforzare questa fase, capitalizzare la strategia di benefici delle riforme recenti che sta continuando e in cui il Governo è pienamente impegnato". "Oggi pomeriggio - ha proseguito - il Def oltre ad aggiornare il quadro economico di finanza pubblica e il programma nazionale di riforme include la trattazioni di temi su disuguaglianza e benessere". Il ministro ha quindi sottolineato che "la dinamica del rapporto debito/Pil è tornata sotto controllo. E negli ultimi due anni si è sostanzialmente stabilizzata".
Dinamica debito/Pil tornata sotto controllo - "La dinamica del rapporto debito/Pil è tornata sotto controllo. E negli ultimi due anni si è sostanzialmente stabilizzata".
Banche, situazione complessa ma gestibile - "La questione delle banche italiane e delle sofferenze è complessa e ha alcuni punti di criticità, ma è gestibile, sia con misure di sistema sia specifiche", ha detto il ministro Padoan, parlando delle banche venete e di Mps al salone del risparmio a Milano. "Stiamo innovando in Europa nell'uso di strumenti nuovi come la ricapitalizzazione precauzionale - ha aggiunto - L'Italia è all'avanguardia per rendere l'unione bancaria operativa. L'impegno del Governo e di Bankitalia è giornaliero, quello di Francoforte non giornaliero ma quasi".
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