ROMA - Il quantitative easing della Bce procederà al ritmo di 60 miliardi "fino alla fine di dicembre o oltre se necessario". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa dopo il consiglio direttivo svoltosi a Tallinn.
La Bce ha rivisto al rialzo le stime di crescita per l'Eurozona, portandole all'1,9% per quest'anno, all'1,8% il prossimo e all'1,7% nel 2019. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi. La Bce rivede al ribasso le stime d'inflazione dell'Eurozona, portandole a 1,5% per quest'anno, a 1,3% il prossimo e a 1,6% per il 2019. Le precedenti previsioni stimavano un carovita rispettivamente all'1,7%, all'1,6% e all'1,7%
La Bce non ha discusso oggi la data in cui decidere sul futuro del programma di quantitative easing, ossia gli acquisti di titoli. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa dopo il consiglio direttivo svoltosi a Tallin
"Ricordate che abbiamo un obiettivo specifico che è la stabilità dei prezzi. Non il sostegno ai bilanci dei paesi, o altre considerazioni". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo alla domanda se la normalizzazione della politica monetaria in futuro non rischi di creare problemi ai Paesi ad alto debito come l'Italia
"I rischi per le prospettive di crescita sono ora bilanciati". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, rimuovendo il riferimento ai "rischi negativi".
"I Paesi che hanno una posizione di bilancio debole, una bassa crescita e una mancanza di riforme strutturali saranno più esposti di altri" ad un rientro delle misure straordinarie di politica monetaria. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo a una domanda sulle conseguenze per l'Italia
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