La Banca d'Italia rivede al rialzo le stime per la crescita del Pil nel 2017, fissandola a +1,4% contro il precedente 0,9% di gennaio, già in parte corretto nelle scorse settimane a +1,3% dopo la revisione del dato sul primo trimestre da parte dell'Istat. Nel bollettino economico, l'istituto centrale prevede ora un aumento dell'1,3 del Pil nel 2018 e dell'1,2 l'anno successivo. La Banca d'Italia sottolinea come la spinta arriverebbe soprattutto dalla domanda interna, con una espansione dei consumi e degli investimenti "a ritmi relativamente sostenuti".
Ma è ancora record per il debito pubblico. A maggio il debito delle amministrazioni pubbliche, secondo quanto informa la Banca d'Italia, è stato pari a 2.278,9 miliardi, in aumento di 8,2 miliardi rispetto ad aprile.
L'incremento è dovuto principalmente al fabbisogno mensile delle amministrazioni pubbliche (7 miliardi). Pesa l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (0,5 miliardi), l'effetto di scarti e premi all'emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e la variazione del tasso di cambio (0,7 miliardi).
Padoan, crescita superiore a previsto, debito scenderà - "Il debito si è stabilizzato e comincerà a scendere proprio grazie alla crescita superiore al previsto". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, commentando al TG1 i dati di Bankitalia sul debito pubblico e le nuove previsioni al rialzo del Pil 2017.
"Continuare con gli investimenti, privati e pubblici; sostenere l'occupazione in modo che non ci sia solo crescita adesso ma anche nel futuro". E' questa secondo Padoan la via per consolidare la crescita economica, che oggi Bankitalia ha rivisto al rialzo all'1,4% per quest'anno. "Continueremo con le misure che, come dice Bankitalia hanno sostenuto gli investimenti: agevolazioni fiscali e per l'innovazione", ha aggiunto.
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