Negli ultimi anni l'Italia ha fatto "buone riforme, cruciali, come P.A., lavoro, settore bancario, giustizia". Ma "se si guarda alla crescita storica, e la si paragona con le altre, dai primi anni '90 è sempre sotto la media Ue, e questo gap è qualcosa che dobbiamo colmare". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki Katainen in un'intervista all'ANSA. Il problema della crescita, ha spiegato, "è di natura strutturale e non ciclica", e "per questo le riforme strutturali sono molto importanti".
"L'Italia è l'economia più creativa d'Europa, numero uno nel creare valore aggiunto", il che è "una base solida" ma "il Paese è meno ricco di quello che dovrebbe essere", perché "c'è qualcosa che tiene la crescita permanentemente più bassa della media Ue e per questo le riforme strutturali sono molto importanti". "Un'economia così creativa avrebbe tutte le ragioni per sostenere una crescita molto più elevata", ha aggiunto Katainen.
"Se si guarda alle pmi e all'industria, auto, fashion, alimentare, design... è la capacità del Paese di creare valore aggiunto, è la più grande capacità" di questo tipo in Europa, se la si paragona ad altri Stati membri, ha spiegato Katainen. "L'Italia, per qualche motivo, è più capace di creare valore aggiunto. E' una forte base". Ma, per il vicepresidente responsabile proprio di crescita e lavoro, "la struttura non sostiene sufficientemente la crescita e la creazione di posti di lavoro".
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