Lo spread tra Btp e Bund sfiora i 190 punti base arrivando a 189, ai massimi da giugno 2017, e chiude in lieve calo a 185 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 2,37%.
A pesare è un report dell'agenzia di rating Fitch, secondo cui il 'contratto' di governo alla base di un esecutivo Lega-M5S 'aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano, in particolare attraverso un allentamento di bilancio e un potenziale danno alla fiducia'. Secondo l'agenzia il contratto 'è incoerente con l'obiettivo affermato di ridurre il debito pubblico'
Piazza Affari si è mossa nervosa per tutta la giornata sulla tensione dei titoli di Stato e il report preoccupato di Fitch: l'indice Ftse Mib ha chiuso in calo dell'1,52% 'apparente' a 23.092 punti, ma se si calcola depurato dell'impatto del pagamento dei dividendi per 19 società del listino principale sarebbe poco sopra la parità (+0,22%).
Lo stacco delle cedole incide ovviamente anche sui singoli titoli proporzionalmente con quanto pagato di dividendo. Ecco che Intesa (la cui cedola è particolarmente corposa) ha perso formalmente il 7,3%, ma in realtà l'andamento del titolo 'depurato' è negativo per solo lo 0,6%. Apparentemente in forte calo anche UnipolSai, Generali e altri 'big', ma in realtà hanno chiuso non lontani dalla parità.
Realmente debole Tim, che non ha pagato il dividendo e ha perso l'1,2% finale a 0,73 euro, mentre ha recuperato Fca (+2,6%) e ha brillato Fincantieri, salita del 3,6% a 1,33 euro nelle ore di ipotesi di un ingresso nel governo del suo presidente Giampiero Massolo.
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