I rider hanno il loro contratto di
lavoro ma restano i timori di eventuali ritorsioni da parte
delle aziende. Massimo, da 3 anni fattorino per alcune
piattaforme di food delivery, ha raccontato la sua storia nel
corso di una convegno a Milano sulla gig economy organizzato
dalla Uil.
Il contratto firmato ieri è una "buona cosa - ha detto - ma
secondo me c'è ancora molto da fare. Ad esempio eliminare il
rating che è un punteggio sulla prestazione. Più cresce il
rating e prima puoi accedere alla prenotazione delle ore. Questo
significa che se ci si ammala il punteggio si abbassa e rischi
di non avere più ore disponibili per la settimana successiva".
Il rider aggiunge anche che si fossero le "giuste tutele
sarebbe un lavoro bello. Lavoro a pranzo e cena ed i week end
sono quasi obbligatori". Il lavoratore ha accettato di
raccontare la sua storia ma "preferisco mantenere l'anonimato
perchè conosco bene il modo di agire delle aziende e temo
ritorsioni".
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