Piazza Affari amplia il calo a metà
seduta (Ftse Mib -0,5%) dopo aver puntato la parità, frenata da
Fca (-2,2%), con l'avvicendamento tra Sergio Marchionne e Mike
Manley e le dimissioni di Alfredo Altavilla, aspirante
successore del supermanager malato. Sotto pressione Ferrari
(-4,3%), alla cui presidenza è salito Louis Camilleri, Cnh
(-2,2%), guidata ora da Suzanne Heywood, ed Exor (-3,6%), a
monte della catena di controllo. Prosegue l'affondo di Carige
(-5,8%), il cui piano di rafforzamento è stato bocciato dalla
Bce, mentre Unicredit (+1,3%) si muove in controtendenza spinta
dalla bocciatura dell'Eba del ricorso del fondo Caius sui titoli
ibridi dell'aumento del 2008. Bene Leonardo (+1,68%), Prysmian
(+1,15), che ha annunciato una nuova tecnologia per la fibra
ottica, Italgas (+0,92%), in vista di nuove acquisizioni, e
Atlantia (+0,79%). Attesa per la trimestrale di Luxottica
(+0,53%) e di Inwit (-0,35%), i cui Cda si riuniscono oggi.
Corre Fincantieri (+1,9%).
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