Avvio di seduta debole per Piazza
Affari, con l'indice Ftse Mib in calo dello 0,1% e lo spread
btp-bund in rialzo di 3 punti base a quota 257 dopo le tensioni
interne alla maggioranza che investono il ministro
dell'economia, Giovanni Tria, e nel giorno in cui l'Italia deve
collocare sul mercato fino a 7,75 miliardi di euro di btp.
Sul listino milanese scivola Saipem (-1,3%), dopo le
dimissioni del Cfso Bozzini e continuano ad essere vendute Tim
(-0,8%) ed Atlantia (-0,5%). Prese di beneficio su Ferragamo
(-0,9%) dopo il rally della vigilia. Tra i bancari deboli Intesa
(-0,7%) e Ubi (-0,4%) mentre faticano anche le utility Terna
(-0,6%), A2A (-0,5%) ed Enel (-0,6%). Fiacca Campari (-0,8%) che
il broker Exane giudica troppo cara.
In decisa controtendenza Stm (+3%), bene Ferrari (+1,2%) e
Recordati (+1,1%). Respira Astaldi (+0,4%), tempestata dalle
vendite nelle scorse sedute.
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