Dopo le tensioni della mattina,
Piazza Affari ha concluso la giornata in lieve calo: l'indice
Ftse Mib ha ceduto lo 0,63% finale a 21.511 punti, l'Ftse All
share ha chiuso in ribasso dello 0,67% a quota 23.735.
La Borsa di Milano, la peggiore comunque della giornata in
Europa, ha pagato soprattutto il ritorno della corrente di
vendite sui titoli di Stato italiani, con il Btp a dieci anni
che nelle prime ore di contrattazione ha sfiorato un rendimento
del 3% sulle tensioni nella definizione del Def. Poi la
pressione è progressivamente scesa, ma ormai la direzione del
mercato era segnata, con le banche pesanti.
Carige ha così concluso in calo del 5,4%, Mps di due punti
percentuali, Unicredit dell'1,6%. Negativa del 2,3% Atlantia
sotto i 18 euro con vendite nel finale di seduta, positiva
invece dell'1,5% Luxottica e dell'1,9% Mediaset. Fuori dal
listino principale crollo per Safilo (-17%) che ha annunciato un
aumento di capitale da 150 milioni e Stefanel (-13%), che ha
rinviato la semestrale.
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