Dal prossimo anno, con l'entrata in vigore della "Quota 100" che permette di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi, la Pubblica Amministrazione potrebbe trovarsi a dover affrontare un vero e proprio esodo. Le stime parlano di 180.000 persone pronte a lasciare gli uffici. Un flusso che avrebbe potuto mettere a rischio il funzionamento dello Stato. Invece, assicura il ministro della P.a Giulia Bongiorno, non si perderà un posto e ci sarà un ondata di nuove assunzioni grazie allo sblocco del turnover al 100% previsto dal ddl Concretezza che sarà a breve all'esame delle Camere.
"Dire taglio il personale pubblico è facile, fa prendere voti, ma già ad agosto io ho detto, stiamo attenti con noi non si taglia" spiega il ministro, intervistata da Maria Latella a Sky Tg24, sottolineando che fin da subito ci sarà un turnover al 100% e non al 25% come prima quando, di fronte a 100 uscite venivano assunti solo in 25. "Ora se 100 persone escono 100 persone entrano" ha detto assicurando che questa misura ha già la copertura finanziaria. Non solo, spiegano dal ministero della Funzione Pubblica, poiché - a differenza che in passato - non è stato messo un tetto al numero degli assunti, ma solo un tetto alla spesa, e poiché mediamente un nuovo assunto costa meno del collega in uscita, se fosse necessario, il numero degli assunti potrebbe essere superiore al numero di quelli che vanno in pensione. Favoriti i profili professionali di cui lo Stato ha bisogno: forze dell'ordine, ingegneri, informatici, esperti nei bandi di gara Europee, esperti in semplificazione e digitalizzazione.
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