"L'uscita dall'euro sarebbe una pazzia e comporterebbe un effetto devastante sul debito pubblico, immaginate i tassi al tempo della lira sul debito, attuale e prospettico". Lo afferma il presidente dell'Abi Antonio Patuelli durante un seminario a Ravenna che sottolinea infatti come sia un segno di maturazione nel paese e nel dibattito politico "che nessuno ne parli più". Il presidente dell'Abi ha sottolineato come "l'euro abbia mitigato le conseguenze di un debito pubblico che, eccettuati alcuni momenti, è sempre cresciuto". Patuelli ha inoltre ribadito la necessità dell'Italia di appartenenza all'Unione Europea: "siamo un paese strutturalmente povero che vive di export e di turismo e abbiamo grandissimo interesse a non avere barriere". Certo, rileva, "l'Unione deve affrontare una fase ri-costituente e non un disfacimento" e questo momento potrebbe arrivare "dalle prossime elezioni di primavera 2019".
CARO SPREAD IMPATTA SU PRESTITI Uno spread Btp Bund a "300 punti non è coerente con i fondamentali dell'economia" e occorre ridurlo altrimenti "si avrà un impatto sul patrimonio delle banche, un aumento del costo della raccolta e quindi dei finanziamenti a famiglie e imprese oltre a una loro riduzione" che fino a ora non si è "ancora verificata" grazie anche alle misure Bce. E' quanto afferma l'Abi in un seminario secondo cui ogni 100 punti di spread si erodono, in media, 35 punti base del patrimonio delle banche.
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