''Anche se molte economie avanzate stanno prevedendo un risanamento di bilancio, in alcuni casi sono necessari sforzi più ambiziosi. Questo è fondamentale per l'Italia''. Lo afferma l'Fmi in un documento per il G20. "Per molte economie del G20, ora è il momento per un significativo risanamento di bilancio. La finestra di opportunità per ridurre il debito è ancora aperta'', si spiega.
''Gli spread sono aumentati in alcuni paesi, inclusa l'Italia, dove i timori per il debito pubblico e slittamenti nelle politiche potrebbero innescare ulteriori reazioni negative del mercato''. Prosegue l'Fmi. ''Le condizioni finanziarie nelle economie avanzate sono ancora accomodanti, ma potrebbero peggiorare all'improvviso. Questo potrebbe aumentare la pressione sui mercati emergenti e sulle economie altamente indebitate (ad esempio l'Italia)''. La crescita - avverte l'Fmi - sta frenando in molte economie avanzate ed e' ''rallentata piu' del previsto nell'area euro, soprattutto in Italia e Germania".
Gli attuali livelli di crescita del G20 ''saranno difficili da sostenere''. Lo afferma il Fmi in un rapporto preparato in vista del vertice di Buenos Aires, nel quale si precisa che la lenta crescita della produttivita' frena le economie del G20. ''Distruzioni agli scambi commerciali globali potrebbero ridurre la produttivita' ulteriormente'' aggiunge il Fmi, mettendo in evidenza come gli squilibri globali sembrano destinati a salire, aumentando la possibilita' di un aggiustamento disordinato nel medio termine. "Lavorando insieme la politica puo' contenere i rischi'' osserva il Fmi, invitando i paesi del G20 a sostenere i paesi in via di sviluppo a basso reddito.
La crescita sta frenando in molte economie avanzate ed e' ''rallentata piu' del previsto nell'area euro, soprattutto in Italia e Germania". ''L'espansione globale continua, ma e' diventata piu' disomogenea. I rischi al ribasso sono aumentati", si aggiunge.
L'economia globale si trova in un ''momento critico'' fra ''significativi rischi che si stanno materializzando e nubi scure all'orizzonte''. In questo quadro i paesi del G20 devono muoversi ''rapidamente e insieme'': così il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, invitando le 20 maggiori economie al mondo ad andare avanti sulle riforme, da quelle del mercato dei prodotti a quelle del lavoro. Farle potrebbe tradursi in un aumento del pil del G20 del 4%.
Gli eventuali dazi dell'amministrazione Trump sulle auto potrebbero portare a un taglio della crescita globale dell'0,75%, afferma il Fmi nel rapporto inviato al G20.
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