Avvio di settimana difficile per Piazza Affari in linea con le principali Borse europee, appesantite dalla debolezza di Wall street e anche dalle incertezze sulla Brexit: l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dell'1,77% a 18.410 punti, l'Ftse All share in ribasso dell'1,75% a quota 20.238. Londra ha provato a contenere le perdite con un calo finale dello 0,83%, mentre Parigi ha perso l'1,47% e Francoforte l'1,54%.
Wall Street dopo aver toccato un calo de, 2%, riduce le perdite pur restando in territorio negativo. Il Dow Jones perde l'1,67% a 23.981,14 punti, il Nasdaq cede lo 0,70% a 6.920,54 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,34% a 2.598,17 punti
A Milano, in particolare, vendite sulle banche nonostante l'allentamento della tensione sui titoli di Stato italiani, con lo spread che ha chiuso a quota 286: la volatile Carige ha ceduto il 5% finale, ma anche Unicredit (-2,6%) è stata colpita dalle vendite con Intesa in ribasso di oltre due punti percentuali. Pesante Mediaset in calo finale del 5,1% ai minimi degli ultimi due anni dopo un report di Jp Morgan, giù anche Saipem (-4,5%), con Leonardo (-3,2%) e Fca (-3,1%). In calo del 2% Tim, tra i titoli principali con un marginale segno positivo solo A2a (+0,07%), mentre nel paniere e minore capitalizzazione Astaldi ha guadagnato il 23% in attesa di novità da parte di Salini Impregilo e dei giapponesi di Ihi.
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