Le tensioni politiche e "il
peggioramento delle prospettive, già fragili, delle condizioni
di bilancio dell'Italia, in seguito al braccio di ferro tra la
Commissione europea e il governo nazionale" sono alla base
dell'aumento dello spread fra Btp e Bund delle scorse settimane,
poi parzialmente rientrato per il cambio di rotta del governo.
La Bri, la banca dei regolamenti internazionali, certifica come
"ci siano segnali che gli investitori stanno percependo un
aumento di una eventuale ridenominazione del debito sovrano
italiano" (uscita dall'euro) con un effetto sui Cds. L'aumento,
nota la Bri, è comunque inferiore al picco di maggio quando
uscirono le indiscrezioni sul 'piano' della maggioranza per la
cancellazione del debito Bce. E rispetto ad allora il contagio
agli altri titoli sovrani della 'periferia' europea c'è stato ma
molto più limitato. Effetti si segnalano anche sui titoli
bancari italiani ed europei
Riproduzione riservata © Copyright ANSA