Chiusura brillante per Piazza
Affari (Ftse Mib +1,9% a 20.212 punti) in testa alle altre borse
europee con l'ottimismo per i negoziati sui dazi tra Usa e Cina
e dopo dati macroeconomici americani migliori delle stime.
Vivaci gli scambi, per 2,8 miliardi di euro di controvalore. Gli
acquisti si sono concentrati su Tim (+6,4%), dopo la decisione
della Cdp di rafforzare la propria quota, che potrebbe salire
fino al 10%. Il calo dello spread sotto quota 270 punti ha
spinto invece Banco Bpm (+6,94%), Unicredit (+5,29%), Ubi (+5%),
Bper (+4,63%) e Intesa (+3,18%). In luce Eni (+2,3%) dopo i
conti, mentre Fca (+0,82%) ha beneficiato della conferma
dell'alleanza con Peugeot (+1,72%) sui veicoli commerciali,
arginando così il calo delle vendite in Europa in gennaio. Pochi
i segni meno, limitati a Moncler (-0,87%), Terna (-0,3%) e
Juventus (-0,15%) nel paniere principale, mentre, tra i titoli a
minor capitalizzazione, hanno ceduto Gima (-4,16%), Astaldi
(-3,14%) e Salini Impregilo (-1,46%).
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