Le Borse cinesi chiudono in rally per l'ottimismo del presidente Usa Donald Trump sul negoziato commerciale con la Cina: l'indice Composite di Shanghai vola del 5,60% (passo più ampio da luglio 2015), a 2.961,28 punti mentre quello di Shenzhen balza del 5,42% (a 1.557,27) e torna positivo da inizio anno. Il tycoon estenderà la scadenza del 1 marzo per l'aumento dei dazi dal 10 al 25% su 200 miliardi di dollari di beni 'made in China' parlando di "sostanziali progressi" (lo ha fatto anche la delegazione cinese) confermando la volontà di un vertice con Xi Jinping a Mar-a-Lago.
Cina e Usa hanno raggiunto "sostanziali progressi" nel negoziato sul commercio, al termine del settimo round di colloqui e "continueranno il loro lavoro": la delegazione di Pechino ha spiegato, secondo l'agenzia Nuova Cina, che passi in avanti sono stati fatti su "trasferimento di tecnologia, protezione dei diritti della proprietà intellettuale, barriere non tariffarie, industria dei servizi, agricoltura e tassi di cambio".
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