Piazza Affari ha chiuso in calo
l'ultima seduta della settimana, sotto ai livelli delle altre
borse europee a parte Madrid e a quelli di Wall Street. Nella
norma gli scambi, per 2,4 miliardi di euro di controvalore. I
timori per la crescita in Cina, con dati sulle vendite di auto
in forte calo nel mese di febbraio (-18,5%) hanno penalizzato i
listini fin dalle prime ore del mattino in Asia, concentrando le
vendite sui costruttori d'auto. Sotto pressione Fca (-2,63%)
insieme a Pirelli (-2,39%) e Cnh (-2,39%). Lo spread poco sopra
quota 243 punti, in linea con l'apertura, non ha evitato neanche
oggi le vendite sui bancari, da Unicredit -2,53% a Banco Bpm
(-2,81%), Ubi (-2,46%) e Bper (-2,28%). Più caute Mps (-1,66%) e
Intesa (-0,68%). Debole Eni (-2,04%), penalizzata insieme a
Saipem (-1,99%) dal prezzo del greggio poco sopra i 55 dollari
al barile (-2,8%). Acquisti su Azimut (+3,21%), dopo i conti e
il 'buy' degli analisti, Campari (+1,01%) e il Sole 24 Ore
(+23,28%) il cui Mol è tornato positivo.
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