Intesa Sanpaolo si chiama fuori dalle
aggregazioni bancarie in Italia e in Europa, dove "l'Unione
bancaria incompleta" non permette di "sviluppare quelle sinergie
che rendono una fusione conveniente per gli azionisti che
debbono poi approvarla". Lo afferma il presidente del gruppo
Gian Maria Gros Pietro a margine della presentazione della
conclusione del progetto Save, ideato dal Museo del Risparmio
con Italscanie e la Bei. Stesso concetto espresso in
un'intervista all'Ft online, dal consigliere delegato del gruppo
Carlo Messina secondo cui le analisi della banca mostrano
"sinergie molto limitate" da una eventuale fusione
internazionale."In Italia - ha spiegato Gros Pietro - noi
abbiamo fatto appena due anni fa l'acquisizione delle banche
venete e una ulteriore operazione farebbe scattare
immediatamente dei problemi con l'Antitrust". Per un'operazione
cross-border però "non ci sono le condizioni".
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