Piazza Affari ha chiuso in ribasso
(Ftse Mib -0,5%), in linea con le altre borse europee dopo
essere stata in coda per gran parte della seduta. Ha pesato lo
spread (284,3 punti in chiusura), salito fino a quota 290 punti,
e il timore di una procedura d'inflazione dell'Ue sull'Italia.
In forte ripresa gli scambi, per 3 miliardi di euro di
controvalore, grazie anche al ritorno in attività di Londra e di
Wall Street, chiuse ieri per festività. Sotto tiro i bancari
Fineco (-1,98%), Unicredit (-1,44%) e Intesa (-1,11%), più cauta
invece Banco Bpm (-0,4%). In luce Tim (+2,04%), Prysmian
(+1,34%) e Ferrari (+0,94%), che resta fuori dal progetto di
integrazione tra Fca (-0,89%) e Renault (+0,84% a Parigi). La
ripresa del greggio ha sostenuto solo Saipem (+0,31%), favorita
ieri da S&P con il rialzo a 'stabile' della prospettiva sul
rating, lasciando indietro Eni (-0,31%).
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