Le Borse asiatiche sono contrastate
al termine di una settimana che ha visto le principali banche
centrali mondiali orientarsi verso politiche più accomandanti ma
con gli investitori preoccupati per le rinnovate tensioni in
Medio Oriente dopo l'abbattimento di un drone Usa da parte di
Teheran.
Tokyo ancora aperta (-0,85%) cede: l'aumento dei prezzi
energetici ha spinto al rialzo l'inflazione che però resta al di
sotto dell'obiettivo della Boj. Le piazze cinesi invece sono
positive: Shanghai +0,4%, Shenzhen +1,2%. A contrattazioni
ancora in corso perde circa mezzo punto percentuale Hong Kong,
con le proteste per il ritiro definitivo della legge sulle
estradizioni in Cina che non accennano a placarsi. Oggi gli
occhi dei mercati sono puntati su Bruxelles con la chiusura del
lavori del Consiglio europeo, sui dati degli acquisti
dell'industria tedesca e l'indice delle manifattura Ue, oltre ad
una serie di dati dagli Usa, tra cui quello sulle vendita delle
case.
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