Dopo le borse asiatiche, anche
Milano (-0,73%) e le principali europee hanno patito, come Wall
Street, le tensioni Usa-Iran, oltre alla guerra dei dazi
Usa-Cina, in attesa del G20 il 28 e 29 giugno. Incertezze che
hanno fatto volare l'oro.
Sulle banche a Milano ha pesato lo spread, chiuso a 249
punti: Bper (-2,29%), Ubi (-1,83%), smentiti coinvolgimenti nel
salvataggio di Carige, Unicredit (-1,74%). Il rialzo del greggio
ha penalizzato Saipem (-2,07%) e Eni (-0,57%). Scese le utility:
A2a (-1,44%), Tim (-0,82%), Terna (-0,75%), Italgas (-0,75%),
Snam (-0,71%). In rosso Campari (-2,88%), Nexi (-2,46%), Juve
(-1,93%), Fca (-1,69%). Precipita Trevi (-7,49%), col primo
azionista che ha ottenuto dal Tribunale di convocare
un'assemblea per cambiare Cda. Acquisti per i costruttori, coi
Giochi 2026 a Milano-Cortina: Risanamento (+8,22%), titolare
dell'area di Santa Giulia dove sorgerà l'Arena milanese, Buzzi
(+1,44%), Salini Impregilo (+1,48%), Coima (+1,03%). Positivi
Recordati (+1,33%) e Prysmian (+0,77%).
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