Chiusura pesante per Piazza Affari
(Ftse Mib -2,53% a 20.020 punti), ultima in Europa ma solo per
un giorno, tra scambi in netta ripresa per 2,19 miliardi di
euro. L'indice Ftse Mib si è mantenuto sopra quota 20mila punti,
in rialzo del 9,26% da inizio anno, facendo meglio del tedesco
Dax (+8,84%). Sotto pressione, nonostante il calo dello spread
poco sotto i 217 punti, i bancari Bper (-4,92%), Banco Bpm
(-3,92%), Unicredit (-3,74%) e Intesa Sanpaolo (-2,2%). In
controtendenza Mps (+0,93%), sull'onda lunga della cessione di
crediti deteriorati per 340 milioni di euro. Pesanti i
petroliferi Saipem (-4,57%), congelata anche al ribasso, ed Eni
(-2,37%), con il greggio (Wti -4,8% a 54,36 dollari al barile)
sotto la soglia psicologica dei 55 dollari al barile. In forte
calo Stm (-4,47%), oggetto di prese di beneficio dopo il rally
della vigilia a seguito del rinvio dei dazi Usa sui prodotti
tecnologici cinesi.
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