"Chiediamo solo dignità". E' la
richiesta che i dipendenti della Sertubi fanno ai politici
locali nel corso di 2 ore di sciopero. "Viviamo una fase di
stallo - spiegano Fim Cisl, Rsu e Uilm - perché le
multinazionali Duferco e l'indiana Jindal non trovano un
accordo. A novembre, questo, unico impianto di produzione di
tubi in ghisa in Italia, chiuderà". A rischio ci sono 70
lavoratori. Circa l'80% della produzione di Trieste è 'grezzo'
indiano che qui diventa prodotto finito. Le normative europee
hanno cambiato alcuni codici doganali che impediscono di rendere
il prodotto Made in Ue e dunque lo esclude da bandi e gare di
forniture. L'azienda indiana non esclude di mantenere operativo
solo il settore commerciale. "Vi esprimo la mia solidarietà, che
però non basta. Ci muoveremo insieme per soluzioni che sono
complicate", dice il sindaco Dipiazza. Per il vicepresidente del
Consiglio Fvg la "Giunta oggi non c'è però può intervenire,
manca un Governo e speriamo che arrivi a breve per dare una
risposta".
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