In un giorno decisivo per la
formazione del nuovo governo, la Borsa di Milano si è mostrata
ottimista, chiudendo in positivo (+1,5%) e circa un punto sopra
le altre principali piazze europee, che hanno patito di più
l'inversione di tendenza del Down Jones del tardo pomeriggio.
Lo spread Btp-Bund a 183 punti ha spinto in alto le banche,
con guadagni soprattutto per Bper (+4,5%) e Banco Bpm (+3,2%),
ma anche per Ubi (+1,9%), Unicredit (+1,3%) e Intesa (+0,4%). A
trainare il Ftse Mib, così come i mercati del resto del Vecchio
continente, sono stati pure i titoli legati all'energia, i
petroliferi in particolare col rialzo del greggio: in positivo
Snam (+3%), Terna (+2,8%), Enel (+2,6%), Saipem (+2,5%), Italgas
(+2,2%), Eni (+0,6%).
In rialzo anche il comparto automobilistico, con Ferrari
(+2,9%) e Fca (+1,3%). A guadagnare sono stati anche Pirelli
(+2,2%) e Prysmian (+1,7%).
In rosso tre soli titoli nel listino principale: Juve
(-1,3%), Azimut (-0,4%) e Moncler (-0,1%).
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