Piazza affari, con i dati sulla
disoccupazione che hanno fatto segnare i minimi dal 2011, ha
chiuso in positivo (+0,41%), dopo un avvio incerto. Come il
resto d'Europa ha guadagnato smalto sull'onda dell'andamento
positivo di Wall Street, nonostante le tensioni sui dazi con la
Cina e le annunciate proteste a Hong Kong che hanno frenato
l'Asia, con una ricaduta sul lusso per Moncler e Ferragamo
(-0,5%).
A trainare il Ftse Mib, con lo spread chiuso poco sopra 139,
sono state le banche, come Banco Bpm (+1,9%) con l'ottimismo per
il prossimo piano, Ubi (+0,8%) e Intesa (+0,69%). A brillare
anche Juve (+2,2%), Buzzi Unicem (+2,1%) come il resto
dell'immobiliare e costruzioni, con balzi di Risanamento (+4,3%)
e Astm (+3,6%), infine Poste (+1,6%). Bene utility e energia,
con guadagni per Terna (+1,4%) e Enel (+0,9%). Su Tim (+0,7%) la
settimana dopo le dimissioni del presidente e con l'accordo con
Chili sui film on demand. Il calo del greggio invece ha
penalizzato Pirelli (-2%) e Tenaris (-0,5%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA