Ancora lunga la lista delle opere bloccate: in totale 749 per 62 miliardi. Lo ha detto il presidente dell'Ance, Gabriele Buia, all'assemblea dell'associazione. "Nell'elenco c'è di tutto: scuole, ospedali, strade e anche fondamentali opere di messa in sicurezza come quelle che riguardano il letto del fiume Sarno, noto per la tragica frana di oltre 20 anni fa che causò 160 morti", ha spiegato Buia, sottolineando che si tratta di "220 milioni non utilizzati per un'opera che può salvare vite umane". La lotta alla burocrazia, "anzi alla "burokrazia in stile Soviet" è tra le grande priorità da affrontare in Italia, ha detto Buia.
"E' stato un anno difficile perché di lavoro ce n'è ancora troppo poco. E perché nonostante gli sforzi fatti alcune delle riforme che come Ance abbiamo proposto e contribuito a far approvare rimangono ancora tutte da attuare o completare", ha detto Buia, all'assemblea dell'associazione, sottolineando che "il settore ha bisogno di moltissime attenzioni da parte delle istituzioni. Dopo 11 siamo ancora in crisi e non si vede la luce alla fine del tunnel".
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