Borse Asia in frenata a partire da
Hong Kong (-2,05%), ancora aperta, inchiodata dall'evolvere
delle tensioni a seguito degli scontri violenti tra dimostranti
e polizia di lunedì scorso. Oggi nell'ex-colonia britannica sono
a rischio i trasporti e per domani è annunciata la chiusura
delle scuole. Segno meno per Tokyo (-0,85%), Shanghai (-0,33%),
Taiwan (-0,46%), Seul (-0,86%) e Sidney (-0,81%), stabile invece
Mumbai, ancora aperta. Sui listini pesano l'ulteriore calo delle
quotazioni del greggio (Wti -0,37%) e i prezzi di rame e
alluminio ancora in frenata, a differenza del ferro e
dell'acciaio (+1% entrambi). In rialzo il dollaro sullo yuan
cinese e sull'euro, ma non sullo yen, con ripercussioni per i
grandi esportatori come Honda (-0,6%) e Panasonic (-0,44%).
Negativi i futures sull'Europa in attesa della produzione
industriale europea in settembre e su Wall Street, dove sono in
arrivo le richieste di mutui e soprattutto l'audizione del
presidente della Fed Jerome Powell al Congresso Usa.
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