Le Borse europee si confermano in
flessione con l'apertura debole di Wall Street, sulla scia delle
Piazze asiatiche che hanno scontato la frenata della produzione
industriale cinese e il crescendo di scontri e proteste ad Hong
Kong, in un clima di incertezza per l'esito dei negoziati tra
Cina e Usa sui dazi.
Londra lascia sul terreno lo 0,43%, Parigi lo 0,14% e
Francoforte lo 0,38% con l'economia tedesca che contro le
aspettative cresce nel terzo trimestre e schiva la recessione.
Milano è marginale (Ftse Mib -0,07% a 23.562 punti) mentre
Moody's decreta una ripresa, seppur lenta, nel 2020 per
l'Italia. Lo spread è stabile a 156 punti base con i bancari che
a Piazza Affari restano positivi. In particolare Ubi (+2,5%) in
recupero dopo le vendite successive alla trimestrale. Corre
Azimut (+2,3%) che entra negli Usa nel mercato degli
alternativi. Restano ben comprate Diasorin (+2,25%9 e Tim
(+1,66%), quest'ultima dopo le notizie sulla rete secondaria nel
pacchetto per Open Fiber.
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