Lunedì prossimo 2 dicembre scade il termine per il pagamento della rata per chi ha aderito alla "rottamazione-ter" e al "saldo e stralcio" delle cartelle. Un'ultima chiamata per 1,8 milioni di contribuenti che dovrebbe portare nelle casse dello Stato almeno 1,2 miliardi di euro che si aggiungeranno agli 1,6 miliardi già incassati a luglio in occasione della prima rata della rottamazione-ter, per un gettito complessivo nel 2019 di 2,8 miliardi atteso dai due provvedimenti di definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo. L'obiettivo di incasso per l'anno in corso è contenuto nell'atto aggiuntivo tra Mef e Agenzia delle entrate-Riscossione illustrato il mese scorso dal presidente dell'Ente Antonino Maggiore durante l'audizione alla Camera. In quella occasione è emerso che la prima rata della rottamazione-ter, scaduta il 31 luglio, ha registrato pagamenti superiori alle attese e pertanto a fine anno il risultato complessivo potrebbe anche essere più alto del previsto. L'Agenzia della Riscossione ricorda che chi non paga entro la scadenza perderà i benefici. Anche se sono previsti 5 giorni di tolleranza (quindi rientra anche chi paga entro il lunedì successivo 9 dicembre).
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