Piazza Affari ha chiuso in calo la
penultima seduta dell'anno (Ftse Mib -0,59% a 23.757 punti),
confermandosi in testa alle altre borse europee ad eccezione di
Atene (+50%), con un rialzo da inizio anno del 29,6%. A livello
mondiale hanno fatto meglio finora solo il Nasdaq di New York
(+36%), San Paolo in Brasile (+33%) e Shanghai (+33%). Fiacchi
gli scambi per 1,5 miliardi di euro di controvalore, in ripresa
però rispetto alla seduta dello scorso 23 dicembre. Nonostante
il calo dello spread (162,5 punti), ha sofferto il comparto
finanziario con Unipol (-2,28%), Intesa (-1,9%) e Unicredit
(-1,66%). Pesante anche per Tim (-1,94%), oggetto di realizzi,
mentre sono salite Nexi (+3,12%), in attesa di un accordo per la
fusione con Sia e dopo i dati sui pagamenti elettronici a
Natale. Bene Saipem (+1,98%) con i nuovi contratti per 1,7
miliardi di dollari, in ripresa Atlantia (+0,7%), dopo la
disponibilità del presidente di Crt Giovanni Quaglia a mediare
con il Governo sulla concessione di Autostrade.
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