Rally a Wall Street con la rimonta di Joe Biden nelle primarie del Partito democratico. Alle 19 ora italiana, il Dow Jones saliva del 3,24% a 26.759,27 punti, il Nasdaq del 2,86% a 8.932,84 punti e lo S&P 500 del 3,00% a 3.093,49 punti.
L'apertura era già stata in forte rialzo, all'indomani del taglio dei tassi da parte della Fed: Dow Jones +2,42% a 26.537,16 punti, Nasdaq +1,79% a 8.841,51 punti, S&P 500 +2,01% a 3.064,19 punti.
Come conseguenza, hanno chiuso in territorio positivo anche le principali Borse europee: in testa Londra (+1,45%) a 6.815 punti, seguita da Parigi (+1,33%) a 5.464 punti, Francoforte (+1,1%) a 12.127 punti. Buona ultima anche Milano, con l'Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,91% a 21.964 punti.
A Piazza Affari, nel giorno in cui la politica ha deciso nuove misure contro il coronavirus, l'indice è stato sostenuto dalle utility, con in testa Enel (+5,7%), Terna (+4,5%) e Snam (+3,7%), che hanno brillato in tutto il Vecchio Continente. Male la maggioranza delle banche, mentre in una prima parte di giornata si erano mostrate fiduciose. Lo spread Btp-Bund ha chiuso verso 165 punti e hanno sofferto soprattutto Fineco (-5,1%) e Banco Bpm (-4,3%) il giorno dopo il piano. Perdite pure per Unicredit e Bper (-2,5%), ma è andata bene Ubi (+1,2%), in primo piano per l'offerta di Intesa (+0,4%).
Nel lusso ha guadagnato Moncler (+1,4%), non Ferragamo (-0,5%). In crescita Atlantia (+1,2%), Campari (+0,8%), Poste (+0,7%) e Tim (+0,6%). Bene Fca (+0,4%), con la presentazione della Nuova 500 a Milano. Hanno sofferto Juventus (-3,3%), Amplifon (-4,2%) con i conti, Saipem e Tenaris (-2,5%). Ha tenuto invece Eni (+0,2%).
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