Seduta da record negativo per
Piazza Affari: l'indice Ftse Mib, la peggiore in assoluto tra le
Borse europee pur pesantissime, ha chiuso in calo del 16,9% a
14.894 punti, ampiamente il maggiore ribasso dalla nascita
dell'indice nel 1998, mentre l'Ftse All share ha ceduto il 16,4%
finale a quota 16.286.
La giornata è progressivamente peggiorata fino all'apnea
finale, con la gravità aggravata dal fatto che il crollo - a
differenza di altre sedute drammatiche - segue cali già
violentissimi, con una caduta dal 4 marzo del 32% totale, che
dall'inizio della crisi da Coronavirus diventa del 41%. Tra i
titoli principali di Milano, con continui congelamenti in asta
di volatilità, Atlantia, Leonardo e Poste hanno perso il 22%,
Enel il 19%, Eni, Mediobanca e Tim il 18%, Fca e Intesa il 17%.
Tutte le banche hanno sofferto la forte tensione sui titoli di
Stato italiani e, nel paniere a elevata capitalizzazione, solo
Diasorin ha segnato un ribasso inferiore alle due cifre, con un
calo comunque di oltre l'8%.
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