Nel decreto 'Cura Italia' "abbiamo
previsto la sospensione per due mesi di tutte le prove dei
concorsi pubblici, con l'eccezione di quelli in cui la
valutazione dei candidati sia effettuata solo su basi
curriculari o in modalità telematica". Lo afferma la ministra
della Pa, Fabiana Dadone, su Fb. Inoltre nel decreto è stabilito
che "fino alla fine dell'emergenza coronavirus lo smart working,
cui si può far ricorso in modo semplificato e persino con
strumenti del dipendente, è la forma ordinaria" di lavoro nella
Pa. E, "qualora non sia possibile ricorrere al lavoro agile, le
amministrazioni utilizzano gli strumenti delle ferie pregresse,
del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri
istituti analoghi. Esaurite eventualmente tali opzioni, i datori
pubblici possono esentare il lavoratore dal servizio che però
risulta prestato con tutte le prerogative di retribuzione e
contribuzione, esclusa, se prevista, l'indennità sostitutiva di
mensa", spiega ancora la ministra dopo l'approvazione del dl.
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