E' il giorno della riscossa per la
Borsa di Milano (+2,29%) come per quelle europee, che hanno
seguito dopo qualche incertezza la buona intonazione presa da
Wall Street. A favorire il rimbalzo è stato il programma di
acquisto di titoli, da 750 miliardi di euro, varato dalla Bce.
L'effetto desiderato è stato il restringimento del differenziale
Btp-Bund sotto la soglia dei 200 punti (a 193) e
l'allontanamento dei timori sulla tenuta dell'Italia e con essa
dell'eurozona. A beneficiarne sono stati un po' tutti i settori,
affossati dall'ondata di vendite dell'ultimo periodo per il
coronavirus. Rialzi a due cifre per Unipol (+17,7%), Terna
(+11,8%), Saipem (+10,7%), Campari (+10%) mentre in fondo al
listino è scivolata Fca (-5,13%) dopo la chiusura degli
stabilimenti in Usa. Il rimbalzo del greggio ha aiutato Eni
(+4%) malgrado la revisione del piano mentre in attesa dei conti
è rimasta indietro Enel (-1,02%). Fuori dal paniere dei big
rally di Astaldi (+21%) grazie alla vendita del ponte sul
Bosforo.
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