Molte attività commerciali e
artigianali in questi giorni sono chiuse e questo ha favorito il
laboratori abusivi e in nero. E' quanto afferma la Cgia secondo
la quale molti hanno approfittato della chiusura totale imposta
a estetiste, acconciatori e alla difficoltà di trovare artigiani
che sono disponibili solo per le urgenze, non per gli interventi
ordinari. Si tratta , sostiene l'associazione, degli edili, dei
dipintori, degli elettricisti, dei fabbri, degli idraulici, dei
manutentori di caldaie che in questi giorni stanno subendo una
concorrenza sleale aggressiva". La Cgia ricorda che, secondo
l'Istat, i lavoratori "invisibili" in Italia sono 3,3 mln. A
'usufruire' buona parte dei 78,5 miliardi di fatturato in nero,
per la Cgia, è il Mezzogiorno. A fronte di poco più di 1.250.000
occupati irregolari (38% del totale Italia), al Sud il valore
aggiunto dato dall'economia sommersa è di 26,8 mld (34%). La
realtà meno investita dal fenomeno è il Nordest: qui è pari a
14,8 mld.
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