"Le imprese, classificate in base
all'attività prevalente, attive nei settori le cui attività non
vengono sospese sono poco meno di 2,3 milioni di unità su 4,5
milioni (il 48,7% del totale), generano circa due terzi del
valore aggiunto complessivo (circa 512 miliardi di euro) ed il
53,1% delle esportazioni totali". Lo rileva l'Istat nella
memoria inviata al Parlamento, con riferimento ai Dpcm dell'11 e
del 22 marzo, cui sono stati aggiunti i settori della difesa ed
aerospazio, a prescindere dalle attività in smart working.
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